105 research outputs found

    First human case of West Nile virus neuroinvasive infection in Italy, September 2008 - case report.

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    On 20 September 2008, the laboratory of the Regional Reference Centre for Microbiological Emergencies (Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche, CRREM) in Bologna, reported the detection of specific IgM and IgG antibodies against West Nile virus (WNV) in the serum of a female patient in her eighties who lived in a rural area between Ferrara and Bologna, Italy

    Soil deformation analysis through fluid-dynamic modelling and DInSAR measurements: a focus on groundwater withdrawal in the Ravenna area (Italy)

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    This study aims at assessing the deformation processes affecting an area NW of the city of Ravenna (northern Italy), caused by groundwater withdrawal activities. In situ data, geologic and structural maps, piezometric measurements, underground water withdrawal volumes, and satellite C-band SAR data were used to jointly exploit two different techniques: 1) fluid-dynamic and geomechanical modelling (by RSE S.p.A), and 2) Differential Synthetic Aperture Radar Interferometry (DInSAR) analysis (by CNR - IREA). The results of the comparative analysis presented in this work brought new evidence about the contribution of groundwater withdrawal to the total subsidence affecting the area during the 2000-2017 time interval. In particular, they show an increase of the subsidence from year 2000 to 2010 and a decrease from year 2010 to 2017. These results are generally in line with groundwater withdrawal data that report a reduction of the extracted water volumes during the considered temporal interval. Meantime, they show a delay effect in the subsidence process, partially recovered during the 2010-2017 thanks to a stabilisation of the extracted groundwater volumes. The presented results shade new light on the groundwater withdrawal contribution to the subsidence of the analysed zone, although further investigations are foreseen to better clarify the ongoing scenario

    West Nile virus transmission with human cases in Italy, August - September 2009.

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    In 2009, to date 16 human cases of West Nile neuroinvasive disease (WNND) have been reported in Italy, in three regions: Veneto, Emilia-Romagna and Lombardia. The number of cases is higher compared with last year when nine cases were identified (eight cases of WNND and one case of West Nile fever) and the geographical distribution indicates spread from east to west

    Impianti e tecnologie di perforazione

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    Il termine perforazione indica il complesso di operazioni necessarie per realizzare pozzi di sezione circolare mediante tecniche di scavo che non prevedono l\u2019accesso diretto dell\u2019uomo. Per perforare un pozzo \ue8 necessario esercitare contemporaneamente le seguenti azioni: a) vincere la resistenza del materiale roccioso, frantumandolo in particelle millimetriche; b) rimuovere le particelle di roccia, continuando ad agire su materiale sempre nuovo; c) mantenere la stabilit\ue0 delle pareti del foro; d) impedire l\u2019ingresso in pozzo dei fluidi contenuti nelle formazioni attraversate. Ci\uf2 pu\uf2 essere realizzato con tecniche di perforazione diverse. In questo capitolo saranno presi in esame gli impianti di perforazione a rotazione, comunemente noti con il termine di \u201cimpianti rotary\u201d. Questi, in pratica, sono oggi gli unici che operano nel campo dell\u2019esplorazione e della produzione degli idrocarburi. Gli impianti di perforazione utilizzati a terra sono dei complessi di attrezzature mobili, che possono essere spostati in tempi ragionevolmente brevi da un cantiere di perforazione all\u2019altro, realizzando pozzi in serie. In particolare, nel seguito sar\ue0 descritto il tipico impianto rotary per la perforazione di pozzi a terra per media e grande profondit\ue0, indicativamente superiore ai 3000 metri. Gli impianti per profondit\ue0 minori utilizzano tecnologie analoghe, anche se semplificate per via delle minori sollecitazioni cui \ue8 soggetto l\u2019impianto stesso. Nella perforazione rotary il terreno \ue8 perforato mediante un utensile tagliente, detto scalpello, ruotato e contemporaneamente spinto sulla roccia del fondo pozzo da una batteria di perforazione. La batteria \ue8 composta da aste cave d\u2019acciaio, di sezione circolare ed avvitate tra loro. I detriti di perforazione generati dallo scalpello (cutting) sono portati in superficie mediante un fluido di perforazione, solitamente un liquido (fango od acqua), oppure un gas o una schiuma, fatto circolare all\u2019interno delle aste fino allo scalpello, e di qui in superficie. La rotazione \ue8 trasmessa allo scalpello dalla superficie mediante un dispositivo detto tavola rotary (o da una particolare testa motrice), oppure con motori di fondo posti direttamente sopra lo scalpello. Dopo aver perforato un certo tratto di foro, per garantirne la stabilit\ue0, occorre rivestirlo con robusti tubi, detti casing (o colonna di rivestimento), uniti con giunti filettati. L\u2019intercapedine tra casing e foro \ue8 in seguito riempita con malta di cemento, per assicurare la tenuta idraulica e meccanica. Il raggiungimento dell\u2019obiettivo minerario si realizza quindi attraverso la perforazione di fori di diametro decrescente, protetti successivamente da casing anch\u2019essi di diametro decrescente, realizzando una struttura a tubazioni concentriche. Il numero dei casing dipende dalla profondit\ue0 del pozzo e dagli obiettivi minerari, oltre che dalle difficolt\ue0 di perforazione delle rocce attraversate

    Metodi e problemi di carotaggio nei sondaggi profondi

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    La perforazione di pozzi o l\u2019esecuzione di sondaggi cosiddetti \u201cprofondi\u201d \ue8 una pratica che sta diventando sempre pi\uf9 comune non solo nell\u2019industria petrolifera, ma anche nell\u2019ambito dell\u2019ingegneria civile ed ambientale, sia nel campo della perforazione di pozzi d\u2019acqua ad uso domestico, industriale o termominerale, sia nel campo delle perforazioni geognostiche progettate per risolvere problemi tecnici connessi alla realizzazione di grandi opere civili o infrastrutturali. I sondaggi profondi sono caratterizzati da costi particolarmente elevati; per questa ragione, \ue8 necessaria un\u2019opportuna progettazione delle operazioni di carotaggio, in modo da ottenere i migliori risultati ottimizzando il processo d\u2019acquisizione dei dati desumibili dalla perforazione. Questo studio si propone di compiere una rassegna generale delle varie tecniche di carotaggio, ed in particolare di quelle non convenzionali, prendendo in considerazione anche le tecniche in uso nell\u2019industria petrolifera, ed adattabili al campo d\u2019applicazione dell\u2019ingegneria civile ed ambientale

    Drilling engineering

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    The term \u201cdrilling\u201d related to a well indicates the sequence of operations, tools and materials required to construct a circular borehole in the subsoil for geological exploration purposes or for the production of underground fluids such as hydrocarbons, groundwater, geothermal fluids, etc. A well is drilled by applying technologies not requiring direct access by man at the bottom of the borehole. Any drilling technology is based on the application of the following basic actions: a) overcoming the resistance of the rock at the bottom hole, crushing it into millimeter or sub-millimeter particles (cuttings); b) removing the cuttings from the bottom hole; c) ensuring the mechanical stability of the borehole walls; d) preventing the underground fluids contained in the drilled formations from entering the well. The above actions can be achieved by various drilling technologies, developed throughout the last two centuries. However, this study illustrates the principles of rotary drilling, so far the most developed technology and the only one utilized in the field of oil and gas exploration and production. In particular, this chapter illustrates the operations, tools and materials employed in rotary drilling rigs utilized on shore. The drilling rigs used on shore are modular equipment which can be moved from a drill site to another in a reasonable short time, from a few days to weeks. Offshore drilling follows the same basic principles, tools and materials deployed on shore, but they are configured with a number of different drilling systems to suit operations in the marine environment. Normally these rigs are self contained aboard of a floating vessel

    Perforazione in mare

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    Le tecniche e le attrezzature per la perforazione di pozzi a mare (o perforazione offshore) sono molto simili a quelle usate nei pozzi a terra. Le principali differenze risiedono nella disposizione dell\u2019impianto, delle apparecchiature ed in alcuni particolari metodi di conduzione delle operazioni di perforazione, che devono essere adattate alle esigenze imposte da condizioni ambientali molto pi\uf9 difficili, spesso estreme. Ci\uf2 comporta ovviamente un notevole aumento dei costi di perforazione, cui vanno aggiunti, in caso di scoperta, anche gli ingenti investimenti per la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti per la successiva produzione degli idrocarburi in mare. Le prime embrionali perforazioni a mare risalgono ai primi anni del 1900, quando lungo le coste della California meridionale furono scoperti numerosi giacimenti di olio, coltivati con pozzi perforati fin sulla battigia. Nel tentativo di seguire i giacimenti verso il mare aperto, si pens\uf2 di estendere le operazioni fuori costa, posizionando gli impianti di perforazione su robusti pontili che si protendevano al largo per un centinaio di metri. Il grande sviluppo della perforazione a mare inizi\uf2 per\uf2 solo nella seconda met\ue0 del 1900. In Europa, il primo pozzo a mare fu perforato nel 1959 in un giacimento di olio al largo di Gela, in Sicilia. Nel 1960 inizi\uf2 lo sviluppo dei giacimenti a gas dell\u2019offshore ravennate, dove fu perforato il primo pozzo offshore europeo per la produzione di gas. Nei primi anni \u201970, la scoperta dei grandi giacimenti del Mare del Nord e del Golfo del Messico diede lo stimolo definitivo per lo sviluppo di tecnologie sempre pi\uf9 raffinate per la ricerca e la produzione di idrocarburi in mare. Negli ultimi decenni, nonostante l\u2019ostilit\ue0, la difficolt\ue0, i maggiori investimenti e la pericolosit\ue0 nel condurre le operazioni di perforazione e di produzione in ambiente marino, la ricerca degli idrocarburi in mare aperto ha visto uno sviluppo senza precedenti. Infatti, rispetto alla terraferma, ormai esplorata con un dettaglio tale da ritenere difficile la scoperta di nuovi giacimenti giganti, gli oceani, e soprattutto la zona delle acque profonde (oltre i 1000 m di profondit\ue0), offrono ancora zone poco esplorate, dove la possibilit\ue0 di scoprire grandi giacimenti di idrocarburi sembra essere ancora molto alta. I costi connessi alla ricerca e produzione degli idrocarburi in mare crescono rapidamente, in ragione della profondit\ue0 dei fondali marini e dell\u2019ostilit\ue0 delle condizioni ambientali e meteorologiche. Per questo motivo, il volume delle riserve di idrocarburi producibili che giustificano investimenti in progetti di sviluppo offshore \ue8, di solito, molto alta, e dipende sia dalle capacit\ue0 di investimento delle Compagnie petrolifere, sia dalle quotazioni del barile sul mercato internazionale
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